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Relazione previsionale requisiti acustici passivi. Quando si costruisce un nuovo edificio è necessario rispettare tutti i parametri previsti dalla normativa nazionale ed europea.
Se un edificio non è a norma con quanto previsto da tali normative, il costruttore è passibile di sanzioni di diverso genere, e con lui il progettista e tutti i tecnici coinvolti nei lavori di costruzioni.
Anche chi acquista un’abitazione ha l’obbligo di verificare che ciò che sta acquistando sia a norma, richiedendo tutta la documentazione relativa.
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Ci sono vari aspetti da considerare per avere l’agibilità di una costruzione, uno dei quali forse è spesso sottovalutato pur non essendo affatto di secondaria importanza, si tratta dell’acustica.
Tutti sanno cos’è l’isolamento termico di una casa, in quanto influisce pesantemente sui consumi energetici necessari al riscaldamento e al raffreddamento di un’abitazione.
Meno noto è l’isolamento acustico, non meno determinante però per la vivibilità di un luogo. Per isolamento acustico si intende la capacità di una costruzione di tenere fuori i rumori esterni, attutendo quelli più fastidiosi, e allo stesso tempo di non far fuoriuscire all’esterno i suoni che vengono emessi all’interno.
Ci sono quindi specifici decreti che regolamentano e stabiliscono i parametri che una casa deve possedere per poter essere definita a norma di legge per quel che concerne l’isolamento acustico.
Nel complesso di parla di requisiti acustici passivi, i quali si compongono di svariati aspetti che devono essere valutati da tecnici abilitati.
La normativa di riferimento per l’Italia è la Legge quadro sull’inquinamento acustico (Legge 447 del 26 ottobre 1995) e il suo decreto attuativo dpc M 14/11/1997.
Nello specifico i valori acustici che devono essere rispettati in edilizia sono indicati nel dpc M 15/12/1997. A livello europeo, si fa riferimento allo standard UNI EN 12345.
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Nel decreto del 15/12/1997 si fissano i parametri che riguardano tre specifici aspetti dell’acustica ambientale di un edificio, vale a dire: il rumore da calpestio, il rumore esterno, il rumore tra diverse unità immobiliari e il rumore prodotto dagli impianti, sia quelli a funzionamento continuo che quelli a funzionamento discontinuo.
Questi requisiti devono essere verificati in due diverse fasi della costruzione di un edificio: prima in fase di cantiere e poi in fase di vendita, quindi dopo la conclusione della costruzione, al momento del suo effettivo collaudo.
Nel primo caso di parla di relazione previsionale requisiti acustici passivi, che deve essere eseguita da un tecnico abilitato.
Essa prevede un’analisi che non viene eseguita usando dei macchinari, ma sulla base di calcoli stratigrafici che, usando delle formule e degli algoritmi specifici, possono prevedere in che modo la struttura dell’edificio avrà potere di isolamento acustico o meno.
In questa fase si decidono anche i materiali da utilizzare, in modo che siano fonoassorbenti e quindi possano garantire in seguito il pieno rispetto delle norme di legge.
Una volta che l’edificio è stato ultimato e che il cantiere viene chiuso, si procede invece con il collaudo acustico vero e proprio, che viene eseguito con l’ausilio di alcuni macchinari molto specifici atti a rilevare i valori che, secondo il decreto, devono essere rispettati.
Nello specifico, il tecnico per il collaudo si avvale di un fonometro, oltre che di una macchina da calpestio, di una cassa monodirezionale e infine di una sorgente dodecaedrica.
La sorgente sonora dodecaedrica è uno strumento molto sofisticato composto da un altoparlante omnidirezionale munito da 12 facce, il quale viene collegato ad un generatore di suono per poter calcolare in che modo pareti e facciate chiuse riverberano i rumori.
Affinché un edificio possa davvero definirsi a norma è necessario che sia munito sia della relazione previsionale requisiti acustici passivi che del collaudo acustico.
Si tratta di una relazione firmata e sottoscritta dal tecnico abilitato che riporta le sue rilevazioni assieme dalla tabella di riferimento per ogni specifica voce al fine di dimostrare che i valori rilevati rientrano nei limiti imposti dalla legge italiana ed europea.
Rispettare i parametri di isolamento acustico è molto importante non solo per non incorrere in sanzioni amministrative, ma soprattutto per il benessere degli inquilini di una casa e la pacifica convivenza con i propri vicini.
L’isolamento acustico diventa sempre più importante nelle nostre città, caratterizzate da un forte inquinamento sonoro causato dal traffico veicolare e da altri fattori ambientali.
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