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Relazioni acustiche e misure fonometriche? silenzio, un termine che oggi giorno viene considerato sinonimo sempre più di.. rarità e lusso.
Se anche tu sei alla ricerca di un rifugio dai rumori molesti che ci circondano quotidianamente, scopri come orientarti al meglio e capire come valutare il grado di inquinamento acustico dei tuoi ambienti e come migliorare, di conseguenza, l’isolamento acustico.
Di seguito troverai alcune informazioni utili sui parametri più importanti, come, ad esempio, le misure fonometriche in orario diurno e in orario notturno.
Gli ambienti che abitiamo o in cui viviamo (es. ufficio o scuola) ogni giorno sono il nostro “rifugio” e come tali dovrebbero offrirci un riparo in termini di isolamento acustico, proteggendoci quindi dai rumori molesti che provengono dall’esterno e contribuiscono a un netto peggioramento della qualità della vita quotidiana, specialmente quando si prende in esame gli effetti sul lungo periodo.
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Proprio come l’inquinamento ambientale, l’inquinamento acustico può alla lunga provocare dei danni, in questo caso fortemente correlati al livello di stress a cui è sottoposta una persona esposta di frequente a livelli di inquinamento acustico troppo elevati.
I rumori che contribuiscono a creare inquinamento acustico possono avere diverse origini: possono, ad esempio, essere causati dal traffico stradale (es. suoni di clacson o velocità elevata), ferroviario o aereo.
Oppure ancora, possono essere prodotti dall’azione umana: rumori derivanti dall’attività industriale, artigianale o commerciale. Infine, molti rumori possono essere prodotti dal mancato rispetto delle norme di educazione civica e di buona convinvenza, soprattutto in ambiente urbano.
Per iniziare ad orientarti, una prima e utile distinzione va fatta tra isolamento acustico e assorbimento acustico. Il primo impiega materiali fonoisolanti, che quindi proteggono gli ambienti dai rumori molesti di provenienza esterna, mentre i materiali fonoassorbenti vengono impiegati principalmente per migliorare la qualità acustica di uno specifico ambiente interno.
Relazioni acustiche e misure fonometriche: a cosa servono
I rilievi e le misure fonometriche sono delle pratiche volte a misurare il livello di disturbo che deriva da rumori collegati alle attività elencate sopra, tra cui l’attività industriale, artigianale o commerciale in un determinato contesto, in confronto ad altre realtà oppure a quartieri abitati.
Ecco che per misurare il grado di disturbo entrano in gioco le misure fonometriche, che hanno valori distinti a seconda che vengano rilevate in orario diurno o notturno.
È facile infatti immaginare che la tolleranza verso i tipi di rumore prodotti nell’arco della giornata sarà maggiore rispetto a quello notturno, periodo generalmente associato al riposo… e quindi alla quiete.
La durata del periodo che si considera diurno al fine delle misure fonometriche va dalle sei di mattina alle dieci di sera. Dalle dieci in poi scatta invece il periodo notturno.
Come avviene il rilevamento e come si ottengono le relazioni acustiche e misure fonometriche? Secondo il decreto ministeriale del 16 marzo 1998 Si misura il rumore che viene prodotto in un dato contesto nel momento di maggior disturbo.
Il valore che si otterrà viene denominato Rumore ambientale e si esprime in Leq Dba. Questo valore viene poi comparato con quello che si definisce Rumore residuo, prodotto da un soggetto – o sorgente disturbante – inattivo.
Le misurazioni sono eseguite secondo precise formule tecniche e vengono realizzate da figure competenti e/o autorizzate.
Queste misure sono fondamentali soprattutto nel momento in cui si vuole calcolare in maniera previsionale quel che sarà l’impatto acustico di una determinata attività, per garantire quindi che il contesto non subisca un forte stress dovuto a un eccessivo inquinamento acustico.
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Relazioni acustiche e misure fonometriche: la figura del tecnico specializzato
Oltre al richiedere, se lo riteniamo necessario, l’intervento di un tecnico autorizzato alla rilevazione fonometrica, possiamo intervenire anche negli ambienti che utilizziamo ogni giorno per ridurre il grado di impatto acustico che l’esterno produce, risultando così in un maggiore livello di qualità della vita.
Come scegliere il materiale isolante più adeguato? Anzitutto va tenuto conto del cosiddetto “tempo di riverberazione”: più questo sarà composto da un valore alto, più l’eco di un determinato suono sarà lunga.
Inoltre il materiale fonoisolante deve tenere conto del “coefficiente di fonoassorbimento“: i valori della scala sono compresi tra il minimo 0 e 1, il valore massimo di fonoassorbenza.
Anche in questo caso, ti consigliamo di rivolgerti a una azienda specializzata, dotata di apposita certificazione, che saprà guidarti nella scelta del materiale più adeguato per la tipologia di ambiente.
Tags: Relazioni acustiche e misure fonometriche, rilevazione fonometrica rumore, misurazione fonometrica dei rumori,