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Relazione clima acustico: la normativa vigente in merito all’edilizia prevede alcuni obblighi nel momento in cui il proprietario di un bene immobile intenda effettuare una variazione sul bene che possiede.
Ad esempio, il cambio di destinazione d’uso deve essere eseguito seguendo delle regole ben precise che riguardano ambiti a cui si potrebbe non prestare attenzione, ma che sono determinanti affinché la pratica vada a buon fine.
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Un edificio può essere adibito a diversi utilizzi: può ospitare un’attività produttiva o commerciale, può essere la sede di uffici tecnici e professionali.
Può essere un edificio pubblico, come una scuola, o un luogo di culto; infine può essere semplicemente l’abitazione privata di una famiglia o di un singolo, o di più nuclei familiari.
Per svariati motivi può capitare che la destinazione d’uso di un’edificio debba essere cambiata, ad esempio, che debba essere convertita da commerciale a residenziale, o viceversa.
Al fine di ottenere il riconoscimento di questa variazione in Comune è necessario sbrigare una serie di pratiche, tra le quali quelle relative all’acustica dell’edificio.
Quando si costruisce un edificio e se ne richiede l’agibilità è necessario presentare una relazione detta dei requisiti acustici passivi, che serve a dimostrare che tanto l’idea progettuale della nuova costruzione, che poi la sua realizzazione, prevedono un isolamento sonoro dall’esterno verso l’interno e viceversa.
Allo stesso modo è necessario presentare una relazione quando si decide di cambiare destinazione d’uso ad un edificio già esistente.
In questo caso si parla di relazione di impatto acustico, o di relazione clima acustico. Vediamo qual è la differenza che esiste tra queste due diciture e in quale caso bisogna presentare la prima, e in quale la seconda.
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La relazione di impatto acustico si rende necessaria quando il cambio di destinazione d’uso prevede la trasformazione dell’edificio in essere in stabilimento produttivo, ovvero in un luogo dove verranno installati macchinari prevedibilmente rumorosi.
In questo caso si deve dunque valutare che tipo di ripercussioni ci potranno essere per l’ambiente circostante e per coloro che vi abitano.
I valori di riferimento sono quelli previsti dalla normativa nazionale, ovvero il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n 297 del 5/12/1997 e la Legge Quadro 447/1995.
Per alcune attività commerciali (tra le quali call center, agenzie di viaggio, sale da gioco, e altre elencate nel DPR 227 del 19/19/2011) è prevista la possibilità di presentare un’autocertificazione.
Tale possibilità era in precedenza prevista anche nei casi in cui è necessario presentare relazione clima acustico, ma è stata abrogata a partire dal 2017.
Qualora sia necessario che venga stilata da un tecnico, la relazione di impatto acustico va a verificare con strumentazione apposita il grado di rumorosità e quindi di inquinamento ambientale che potrebbe essere prodotto dalla nuova attività che si dovrebbe insediare nell’edificio considerato.
Il secondo caso previsto dalla legge è quello in cui il cambio di destinazione d’uso preveda la trasformazione dell’edificio in immobile residenziale, o destinato ad ospitare una scuola o un ospedale.
In questo caso non è quindi più possibile presentare un’autocertificazione ma è sempre necessario l’intervento di un tecnico abilitato che esegua gli opportuni rilievi e determini se la destinazione d’uso prevista è compatibile o meno con la qualità acustica dell’immobile.
Questa relazione è sempre necessaria se, nel cambio di destinazione d’uso, si prevedono anche dei lavori di ristrutturazione.
Nel caso in cui, invece, all’edificio non si intendano apportare modifiche, è previsa la possibilità che il costruttore e/o il progettista certifichi i requisiti acustici dell’edificio in base ai dati di costruzione, senza dunque seguire nuovi rilievi.
In questo modo tanto l’impresa costruttrice che il tecnico incaricato si assumono la responsabilità delle dichiarazioni che firmano.
Se invece si decide di stilare una nuova relazione clima acustico, il tecnico incaricato eseguirà una verifica fonometrica per accertare i parametri acustici passivi dell’edificio.
Al fine di stilare una relazione il più precisa possibile è sempre bene che il tecnico si confronti anche con la normativa regionale del Comune nel quale si trova l’edificio oggetto della relazione e del cambio di destinazione d’uso.
Tags: relazione clima acustico, cambio destinazione uso,[/vc_column_text]
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